Sprint del dollaro. Il biglietto verde ha raggiunto quota 1,3881 battendo l’euro sul finale. Il dollaro ha toccato il livello piu’ alto dal luglio e ha guadagnato lo 0,9 per cento sullo yen, confermandosi la valuta più forte del 2010. Tutto dopo che il Pil dopo che il Pil statunitense ha registrato la crescita piu’ forte da sei anni a questa parte: più 5,7 per cento su base trimestrale dal dicembre 2008 al dicembre 2009. Questa, per la Casa Bianca, è una notizia positiva, la migliore mai arrivata in un anno dal fronte economico. Ma non è abbastanza. Christina Romer, capo consigliere dell’Amministrazione Obama, ha dichiarato che l’impegno è far sì che la crescita si traduca in miglioramento dell’occupazione. Dall’inizio della crisi 7 milioni di persone hanno perso il lavoro e il tasso di disoccupazione è arrivato al 10%.
Oggi Eurolandia ha raggiunto la sessa percentuale, ma se per gli Usa la ripresa sembra più vicina per i 17 paesi della moneta unica non è così. Dopo l’allarme debito della Grecia è il Portogallo a preoccupare di più. L’agenzia di rating Moody’s ha recentemente avvertito gli investitori su un possibile taglio della valutazione sui titoli di stato di Lisbona. Altri paesi soffrono di un alto debito come la Lettonia, fuori dall’area euro ma dentro l’Unione europea.
