Il dollaro è nuovamente stabile dopo le tensioni commerciali Stati Uniti- Cina degli scorsi giorni. A favorire questo stato di cose, come sottolineato dagli esperti, il suo status di valuta rifugio e il suo conseguente rapporto con specifici cambi attualmente in corso.
A quanto pare ad avere avuto un forte impatto sui mercati ci hanno pensato le indiscrezioni che raccontano di come ci sia la volontà da parte dell’amministraizone americana di andare avanti con i dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti importati dalla Cina. Utilizzando le parole di Junichi Ishikawa, analista della Ig Securities:
C’è una tendenza continua ad acquistare dollaro sulla scia delle frizioni commerciali, che hanno avuto un effetto negativo sulle valute dei mercati emergenti e d’altra parte alimentano il rialzo del dollaro. Anche l’euro ha subito qualche colpo, a causa della percezione dell’esposizione della zona euro alle economie dei mercati emergenti.
Per ciò che riguarda il futuro andamento del dollaro, altri elementi da tenere in considerazione sono quelli legati alla moneta europea. Un esempio pratico? L’inflazione francese, la quale è rimasta stabile ad agosto e sui massimi da marzo 2012, con l’aggiunta dei prezzi al consumo armonizzati che sono saliti dello 0,6% rispetto al mese precedente con un incremento annuo pari al 2,6%. Questo mese si attendono poi anche notizie sulle stime dell’inflazione italiana che si stagliano su indice Nic allo 0,2% congiunturale e all’1,4% tendenziale, mentre per il dato armonizzato si attende un -0,1% su mese e un 1,7% su anno.
Intanto anche il cambio euro dollaro sembra essersi stabilizzato vivendo una fase di consolidamento tra l’1,163 e l’1,175.