Dollaro, Krugman: “Rafforzato dalla crisi”

Paul Krugman controcorrente. L’economista americano ed editorialista del New York Times ritiene che il futuro del dollaro non sia in pericolo. Parere opposto a quanto dichiarato tra gli altri dal ministro alle finanze francese Christine Lagarde e dal presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet. Krugman, intervenuto ad una conferenza a NY sostiene che “il dollaro è uscito rafforzato da questa crisi” e che ha “un solo rivale, l’euro, che durante la crisi ha però sofferto”. “Sarei pertanto sorpreso, anche se non sconvolto – afferma Krugman -, se il dollaro non fosse ancora la valuta mondiale fra 10 anni”.

Solo due giorni fa un articolo del quotidiano inglese TheIndependent aveva fatto luce su un piano di paesi arabi e altre nazioni per porre fine al dominio del biglietto verde nelle quotazioni del petrolio. Mentre il presidente della Banca Mondiale Robert Zoellick aveva sottolineato che lo status del biglietto verde come riserva mondiale non debba essere dato per scontato. A questo si aggiunge, pareri a parte, un dato di fatto: la percentuale delle riserve monetarie mondiali in dollari è scesa al livello minimo dal 1995, come sottolineato dal Fondo monetario internazionale.