Il dollaro canadese si è indebolito chiaramente due settimane fa: il mese di dicembre non sta riservando grandi performance alla valuta nordamericana, visto che anche oggi le prime contrattazioni sono state caratterizzate da un nuovo ribasso. Nel dettaglio, è stato registrato il livello minimi degli ultimi quattordici giorni rispetto al dollaro americano. Tra l’altro, questo dato ha preceduto l’ultimo report del Dipartimento del Commercio statunitense, secondo cui la spesa per i principali consumi è cresciuta a novembre nella prima economia mondiale.
A inizio mese, al contrario, è stata la successione di Carney a rallentare il dollaro canadese, quasi a testimonianza del fatto che ogni pretesto è buono per un ribasso del Loonie. Entrando maggiormente nel dettaglio delle statistiche, c’è da dire che la moneta canadese ha perso terreno rispetto a ben sedici delle maggiori controparti globali; tra l’altro, non si deve dimenticare che è passato appena un giorno da quando il Fondo Monetario Internazionale ha reso noto il freno di Bank of Canada agli aumenti di tassi di interesse, un provvedimento che durerà almeno fino alla fine del prossimo anno, nella speranza che la crescita possa beneficiarne. La valuta si è indebolita persino nei confronti dello yen, dopo che Bank of Japan ha annunciato di voler mantenere il proprio obiettivo per quel che concerne il tasso di inflazione all’1%, esattamente lo stesso livello finora conosciuto.
Il Canada ha ovviamente una esposizione maggiore rispetto agli Stati Uniti, dunque bisognerà attendere stime ancora più certe e aggiornate sull’economia americana per capire in che modo si reagirà a tutto questo. Per ultimare il discorso, si possono ricordare le variazioni percentuali del cambio. Il Loonie ha perso 0,1 punti percentuali rispetto alla moneta verde, giungendo in questa maniera a quota 98,95 centesimi (la parità non è poi così lontana dunque), il livello più basso dallo scorso 7 dicembre. Un dollaro canadese può ora acquistare 1,0107 dollari americani.