Il dollaro scende ancora sui mercati, con gli analisti che sono in attesa di conoscere le future mosse della Fed. Gli investitori sono ora poco propensi al rischio sul biglietto verde, anche perché la banca centrale americana sembra non avere ripensamenti sulla stretta monetaria.
La situazione
Il dollaro si sta indebolendo lentamente, dopo essere salito ai massimi da qualche mese a questa parte. È l’effetto Powell. Il presidente della Fed ha infatti indicato la via del rialzo dei tassi. Dopo le dichiarazioni di Jerome Powell, i mercati si stanno adeguando, in modo ordinato, al futuro del dollaro.
Il rialzo dei tassi è previsto per la riunione del Fomc il 18 e 19 dicembre, con le indicazioni anche per l’anno prossimo, che in realtà dovrebbe avere l’approccio ‘wait-and-see’, ovvero aspettare e vedere cosa succede all’economia americana.
Per il momento, parlano i futures. Se prima per l’80% indicavano un rialzo, ora questa percentuale è scesa al 44%.
A sostenere il dollaro c’è il rialzo del petrolio, dopo che la Russia e l’Opec hanno concordato un taglio alla produzione.
Intanto novità importanti per la sterlina, che riprende quota per effetto delle notizie sulla Brexit. La Corte di Giustizia Ue ha infatti emesso una sentenza favorevole sulla revoca unilaterale dell’articolo 50 per la Gran Bretagna. Il Regno Unito quindi, potrebbe rinunciare alla Brexit senza chiedere il consenso alla UE.