Peggiorano ancora i dati macroeconomici italiani per quanto concerne l’occupazione. Stando a quanto rilevato dall’Istat, infatti, il numero dei disoccupati a settembre è stato pari a 2,774 milioni di unità, per il livello più alto dall’inizio delle serie storiche mensili dell’istituto, gennaio 2004, e dall’avvio di quelle trimestrali, fine 1992. Il tasso di disoccupazione ha toccato il 10,8 per cento, in rialzo di 0,2 punti percentuali su agosto e di 2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per il tasso più alto dal gennaio 2004.
In particolare, afferma il quotidiano Il Messaggero sulla base del report formulato dall’Istat, “il tasso di disoccupazione giovanile (fra i 15 e i 24 anni) a settembre è salito al 35,1%, in aumento di 1,3 punti percentuali su agosto e di 4,7 punti su base annua. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 608 mila”.
Per quanto invece concerne gli altri dati macroeconomici pubblicati poche ore fa dall’istituto, a ottobre il tasso di inflazione sarebbe calato al 2,6 per cento rispetto al precedente 3,2 per cento. Il rallentamento avrebbe risentito della flessione dei prezzi dei carburanti e di un favorevole confronto con il periodo dell’anno scorso che registrò anche l’effetto del rialzo dell’Iva.
“Guardando ai diversi capitoli” – approfondisce in merito Il Messaggero – “i maggiori incrementi su base mensile riguardano i prezzi dell’istruzione (+1,7%), di abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,5%), dei prodotti alimentari e bevande analcoliche e dell’abbigliamento e calzature (per entrambe +0,3%). In diminuzione sul mese precedente risultano i prezzi delle comunicazioni (-1,8%), dei trasporti e dei servizi ricettivi e di ristorazione (per entrambe -0,5%). Rispetto a ottobre 2011, i maggiori tassi di crescita toccano l’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+6,8%), i trasporti (+6,1%) e l’istruzione (+3,1%)”.
Per quanto infine riguarda le singole voci, forti sono i rincari dei vegetali freschi (+2,7%, +8,3% in termini tendenziali) e quelli del prezzo del cioccolato (+0,6%, +4,2% su base annua).
Per maggiori informazioni, qui un nostro approfondimento sui dati inflazione settembre per l’Ocse.