Disoccupazione, Germania in controtendenza

La disoccupazione dell’area euro supera il 10 per cento ma la Germania non segue l’onda. In Italia (+8,9 per cento) secondo i politici si è raggiunto il picco ma pesa ancora l’impiego giovanile, il vero timore per la ripresa (come più volte scritto su questo blog nei mesi scorsi). Berlino però è in controtendenza. Infatti, a maggio il tasso di disoccupazione è calato al 7,7 per cento, il livello più basso dal 1992 contro l’8,1 per cento segnato ad aprile. Il rimbalzo, secondo gli ossevatori, è dovuto alla ripresa del settore delle costruzioni che nei mesi invernali ha risentito in maniera notevole delle gelate che hanno bloccato i lavori. Di fatto, in un mese sono stati creati 165mila posti di lavoro ulteriori. La schiera di disoccupati si è fermata a 3,24 milioni. Come scrive l’Associated Press il ministro del Lavoro tedesco, Ursula von der Leyen ha detto che “in questi tempi difficili il mercato occupazionale ci fornisce notizie positive”. Restano auti gli analisti. Il mercato del lavoro sembra risollevarsi anche grazie alla ripresa delle esportazioni, osserva Jennifer McKeown di Capital Economics. Una tenuta dovuta in parte agli schemi di assistenza pubblica nei confronti del lavoro parziale che a marzo hanno riguardato 830.000 lavoratori dipendenti.