Il rand, moneta ufficiale del Sudafrica, è riuscito a invertire la propria rotta dopo ben cinque settimane di ribasso: come è avvenuto per il rally mensile del real brasiliano, anche per la valuta africana una parte del merito deve essere ascritta all’ultimo discorso del governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, il quale si è detto pronto a introdurre nuovi stimoli per l’economia. La divisa in questione è riuscita a guadagnare 0,5 punti percentuali nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 8,4302 presso la Borsa di Johannesburg. In questa maniera, è stato possibile colmare il declino che era cominciato con il mese di agosto e che ha fatto registrare due punti percentuali in meno.
Di conseguenza, il rendimento relativo ai titoli obbligazionari in scadenza nel 2021 è aumentato dello 0,2%. Il deprezzamento del rand non collimava affatto con gli ultimi progressi economici del paese: in effetti, dopo il regalo di natale per il Sudafrica grazie alla inclusione nel gruppo delle principali economie emergenti (l’acronimo Bric è diventato Brics), ci si attendeva anche una moneta forte. Il supporto reso noto dallo stesso Bernanke potrebbe essere ora più che decisivo, in particolare per quel che concerne la domanda di commodities e di bond relativi ai mercati in rampa di lancio.
Le materie prime, come è noto, rappresentano ben il 45% delle esportazioni totali sudafricane, ma con la produzione di platino in calo bisogna rimboccarsi le maniche. Tra l’altro, bisogna anche sottolineare come il Ftse/Jse Africa All Share, indice borsistico locale, abbia guadagnato anch’esso lo 0,2%, prolungando il proprio rally mensile. Il rand è in grado di far crescere il rendimento dei bond sudafricani, come accaduto lo scorso anno, quando la valuta in questione è riuscita a riportare il maggior guadagno in assoluto nei confronti del dollaro americano (in quel caso fu determinante il nuovo piano di salvataggio in favore della Grecia).