Il future sul petrolio al Nymex ha raggiunto i 34 dollari, il prezzo più basso da oltre 4 anni, e c’è già chi scommette su un petrolio a 25-30 dollari nelle prima metà del 2009, se i timori di recessione durissima dovessero essere confermati. La decisione dell’Opec di ridurre di ben 2,2 milioni la produzione giornaliera non ha sortito alcun effetto, e alcuni paesi produttori come Iran e Venzuela spingono per un uletriore drastica riduzione. Difficile pensare che il prezzo del petrolio possa nel breve tronare ai 60-70 dollari, che vengono considerati il livello equo per poter proseguire negli investimenti da parte dell’industria petrolifera. Alcuni prevedono che solo nella seconda meta del prossimo anno il prezzo del petrolio potrà superare la barriera dei 60-70 dollari. Il prezzo del dollaro che continua ad oscillare ma che rimane comunque abbastanza forte ha anch’esso effetti negativi sulle quotazioni. Difficile capire dove possa arrivare il prezzo del greggio, ma sicuramente molto potrà fare sia la domanda, che adesso è calante anche nei paesi emergenti, come la Cina e sia il modo in cui le decisioni dell’ Opec in merito alla produzione vengono messe in pratica. Secondo Scaroni, amministratore delegato di Eni, infatti, i prezzi del petrolio dovrebbero rimbalzare se i tagli alla produzione dell’Opec verranno realizzati in maniera efficace.