Il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi è intervenuto ieri nella conferenza stampa seguita alla riunione del Consiglio direttivo della Bce a Francoforte che ha deciso di lasciare il tasso principale di riferimento invariato allo 0,75%. Si è trattato di una conferenza stampa ancor più ricca del solito, nella quale si è discusso di riforme strutturali, di risanamento dei conti, di scudo anti crici e, addirittura, del lancio di una nuova serie di banconote che a partire dal maggio 2013 andrà gradualmente a sostituire quelle attuali.
“La crescita economica nell’Eurozona resta debole ma è sostenuta dalle nostre misure di politica monetaria” – ha dichiarato Draghi – “Le nostre decisioni sono prese in base alla stabilità dei prezzi e finora non vediamo i motivi per cambiare la nostra politica monetaria”.
“La Bce è pronta ad intervenire con lo scudo anti-spread, ha detto ancora il presidente della Bce, ribadendo che devono essere i governi a chiedere l’aiuto dell’Omt” – riporta La Stampa nella sua edizione online, per poi ricordare come, per le riforme strutturali – “il piano antispread non può scattare se i paesi non sottoscrivono le condizioni ad esso connesso. Le riforme strutturali sono fondamentali per spingere la crescita nell’eurozona, ha quindi aggiunto il presidente della Bce, sottolineando che sono necessarie ulteriori riforme nel mercato del lavoro”.
Ancora, Draghi è convinto che il risanamento dei conti in alcuni Paesi stia portando i frutti attesi, invitando i Paesi membri a modificare le politiche passate sbagliate. “Ora queste politiche devono essere modificate” – afferma Draghi – “Le riforme strutturali vanno fatte, sono inevitabili. Più velocemente si procede, più velocemente si normalizza la situazione sui mercati”.
Per quanto riguarda l’inflazione, “i rischi per le prospettive economiche dell’eurozona continuano ad essere orientati al ribasso. Ci attendiamo che l’inflazione resti sopra il 2% per il resto dell’anno per poi calare sotto questa soglia nel corso del 2013” – ha poi spiegato Draghi, aggiungendo che le previsioni economiche della Bce saranno riviste a dicembre.
Qui ci chiediamo se la Bce ha fatto il possibile per contrastare la crisi.