Il dollaro registra un record negativo su yen da ben 13 anni e mezzo, a 88,06, dopo il taglio record dei tassi ad opera della Fed. Balzo record anche dell’euro contro la moneta statunitense, che a fine seduta perde il 2,5% a 1,44 contro la moneta unica. Ma la moneta unic aregistra ottime perfomance su quasi tutte le valute. Evidentemente le parole di Trichet che ha fatto capire che la politica di abbassamento dei tassi da parte della Bce potrebbe avere ora uno stop, ha incoraggiato gli investitori a puntare sull’euro. In grande spolvero anche il franco che guadagna il 5% sulla sterlina , il 2% sull’euro e quasi il 5% sul dollaro. Al fixing londinese è proseguita intanto la flessione dei tassi Euribor in atto ormai da circa due mesi: il tre mesi è sceso a 3,155% da 3,204% arretrando ai minimi da luglio 2006.
Ormai una discesa giornaliera di circa 5 tick è sostanzialmente la norma,
commenta un operatore.
Sul fronte del greggio invece la notizia della riduzione di 2,2 milioni di barili al giorno nella produzione presa dall’Opec non è riuscita a rialzare le quotazioni del prezzo del petrolio, che ha New York ha perso oltre 3 dollari scendendo fino a sotto i 40 dollari, record negativo dal 2004, per poi risalire lievemente. A pesare sul prezzo del petrolio restano le incognite sul fronte della domanda, che da qualche mese registra una flessione ormai costante.