Ritmo di incremento record per l’inflazione francese, che giunge ai massimi livelli da tre anni a questa parte durante il mese di agosto. Secondo i primi dati preliminari oggetto di osservazione, la determinante principale sarebbe stato il rialzo dei prezzi dell’energia e dei beni dell’industria manifatturiera, in concomitanza con l’ultima parte dell’estate oramai in procinto di concludersi.
Il tasso di inflazione, che viene coerentemente calcolato utilizzando il metodo omogeneo per i Paesi dell’Unione Europea, è infatti salito a 2,4 punti percentuali ad agosto contro i 2,1 punti percentuali del mese di luglio, come confermato da un’analisi puntuale recentemente diramata dall’Istituto Nazionale di Statistica.
Il dato che salta maggiormente all’occhio è il confronto storico dell’inflazione francese: per trovare un tasso di inflazione così elevato occorre infatti tornare indietro nel tempo al mese di ottobre del 2008. Considerando che gli economisti non attendevano un incremento dell’inflazione oltre i 2,2 punti percentuali, ne consegue uno scenario sicuramente inaspettato, che avrà certamente sorpreso anche i governanti locali.
Sostenuto anche l’incremento dell’inflazione mensile, con uno sviluppo di 0,6 punti percentuali su base mensile. L’incremento mensile dell’inflazione francese è il secondo più elevato di tutta la macroregione europea. Al suo interno, è possibile individuare l’incremento di 0,4 punti percentuali mensili dei prezzi dell’energia e l’incremento di 1,6 punti percentuali dei prezzi dei beni dell’industria manifatturiera, le due principali locomotive che hanno trainato in così sensibile rialzo la variazione dei prezzi al consumo. L’abbigliamento e le calzature hanno subito incrementi di prezzi di quasi 10 punti percentuali.
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