La Federal Reserve ha pubblicato il suo consueto documento nel quale fa il punto sull’andamento dell’economia e dell’occupazione. Stando al contenuto del Beige Book, nel corso dei mesi di gennaio e di febbraio l’economia americana è cresciuta in maniera modesta, mentre il mercato del lavoro è migliorato in modo lieve, in un contesto caratterizzato da tasse sugli stipendi più alti e da incertezze evidenti sul fronte della spesa.
“E’ quanto emerge dal Beige Book, il rapporto pubblicato dalla Federal Reserve otto volte all’anno e che fornisce indicazioni sullo stato di salute dell’economia statunitense” – commentava in proposito La Repubblica nella sua edizione online – “Il documento verrà utilizzato nella prossima riunione del braccio di politica monetaria della banca centrale americana, in calendario il 19 e 20 marzo e a cui farà seguito una conferenza stampa tenuta dal governatore Ben Bernanke”.
Per quanto attiene i dati più puntuali, il book afferma come nella maggior parte dei 12 distretti della Fed sia stata registrata una crescita solo modesta o moderata, mentre solamente in quelli di Boston e Chicago l’espansione economica avrebbe subito un rallentamento. I dati complessivi denotano pertanto un peggioramento rispetto allo scorso Beige Book di metà gennaio, quando furono rilevati passi in avanti in tutte le macro aree nelle quali è presente la banca centrale con una propria sede (vedi anche Previsioni di miglioramento dell’economia americana per la Fed).
Per quanto infine concerne gli effetti del recente sequester, concludeva infine il quotidiano, “Bernanke ha già avvertito dei rischi legati a una simile manovra, soprattutto sul fronte occupazionale. Non a caso nel documento la Fed sostiene che le politiche fiscali governative stanno frenando consumi e assunzioni. Eppure, nei primi due mesi dell’anno, si legge nel Beige Book, le condizioni occupazionali sono migliorate nonostante le assunzioni restino limitate in molti distretti. La Fed stima che le politiche monetarie espansive abbiano aiutato nella creazione di posti di lavoro ma un miglioramento “sostanziale” non c’è ancora stato. A gennaio la disoccupazione era al 7,9% ed e prevista tale per il mese di febbraio”.