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Crolla produzione industriale

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 Peggior calo dal 2009; questo ci dicono i dati Istat sulla produzione industriale relativa a febbraio scorso. Il secondo mese del 2012 ha avuto 21 giorni lavorativi (uno in più rispetto al 2011) ed ha visto la produzione industriale scendere del 6.8%. Nei primi due mesi dell’anno la produzione è scesa del 5.7% in media. L’ultimo dato positivo risale ad Agosto scorso (proprio quando lo spread ha iniziato la sua corsa verso l’alto, tenendo con il fiato sospeso l’Eurozona) quando la produzione industriale aveva registrato un +4.8%.

Nel dettaglio valori positivi si trovano solo nel comparto energetico (+3.3%) mentre i beni intermedi ed i beni di consumo subiscono il calo più drastico scendendo rispettivamente del 10.6% e del 9,6%. I dati raccolti potrebbero comunque essere un “colpo di coda” dei mesi difficili intercorsi tra Agosto 2011 e Gennaio 2012; anche se Piazza Affari oggi è negativa grazie sopratutto al settore bancario, il crollo è derivato da altri fattori slegati dalla produzione industriale. I dati di oggi vagliati dalle sale trading erano comunque prevedibili, visto che sono la diretta conseguenza di sei mesi di crisi profonda in cui il Governo Monti ha rivisto il potenziale di acquisto delle famiglie italiane in modo drastico, costringendo a “tirare la cinghia” da inizio del 2012.

Mentre una parte di investitori non hanno visto di buon occhio i dati (oggettivamente negativi), l’altra metà si aspettava dopo le manovre dell’Italia (e non solo) un calo drastico della produzione industriale; la fase di assestamento post-crisi non può che essere lunga ed includere dati come quelli diffusi oggi. I grandi attori del mercato lo sanno probabilmente, ed a movimentare la giornata sono altri fattori che riguardano più direttamente il presente.

SPREAD SCENDE SOTTO 350 PUNTI PER DATI PRODUZIONE INDUSTRIALE

L’apertura di Wall Street è comunque attesa in contrasto; mentre in Europa le Piazze importanti sono tutte in “rosso”, oltre oceano i traders si preparano ad un’avvio di seduta positivo che si spera potrà consolidare i guadagni registrati nelle ultime due sedute di borsa.

PRODUZIONE INDUSTRIALE AUMENTO 1% AD APRILE E 3.7% SU BASE ANNUA