Crisi, vertice UE. Un passo importante ma non l’ultimo

“La riunione dei capi di stato e di governo dell’Unione europea, in programma il prossimo 23 Ottobre, non sarà l’ultimo passo necessario per riguadagnare la fiducia dei mercati, ma rappresenta un passo importante che porta in questa direzione”. Queste le parole del cancelliere tedesco Angela Merkel, riferendosi al summit UE previsto per Domenica.
La Merkel parlando in occasione della cerimonia per il passaggio di testimone tra Jean-Claude Trichet, che dopo otto anni lascia la presidenza della Banca centrale europea, e Mario Draghi, ha ribadito la sua convinzione che se l’ “euro fallisce, fallisce l’Europa, ma non lasceremo che questo accada.

Il cancelliere ha sottolineato che i misfatti d’Europa “non possono essere annullati da un colpo di bacchetta magica. In Europa, ci aspetta una strada lunga e difficile”.
La Merkel ha anche aggiunto che alla prossima riunione a Bruxelles saranno discusse “questioni molto importanti”, ma ha sottolineato che il summit, su cui i riflettori continuano a mantenersi accesi, anche dopo i tentativi di Berlino di smorzare gli entusiasmi, non sarà l’ultima tappa lungo il cammino di riconquista della “fiducia degli altri, ma un trampolino di lancio”.
“Siamo uniti e sono sicura che saremo in grado di raggiungere questo obiettivo”, ha aggiunto.

Il vertice UE giunge in un momento in cui la zona euro è chiamata a far fronte a una crescente pressione, esortata a trovare una soluzione sostenibile alla crisi del debito. I leader si riuniranno a Bruxelles questa Domenica  con la speranza di trovare un modo per dotare di una leva il Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF), con l’obiettivo di arrestare la crisi e scongiurare il rischio di un contagio, all’interno della zona euro, ai principali paesi come Spagna, Italia e Francia.

Gli stessi che sono già nel mirino delle agenzie di rating, prorio a causa dell’aggravarsi del contesto negativo e delle tensioni del mercato. La Spagna è stata, in ordine temporale, l’ultima vittima: Il rating sovrano del Paese ha incassato da Moody’s una bocciatura di due gradini – da ‘AA2’ ad ‘A1’ – con un outlook negativo, a causa di “rischi di ulteriore escalation della crisi della zona euro”. La stessa agenzia minaccia ora di mettere il prezioso rating  tripla A della Francia in outlook negativo. All’inizio di ottobre Fitch ha declassato, per la terza volta nell’arco di un mese, il rating sovrano dell’Italia di un punto, in virtù dell’estrema vulnerabilità del Paese dinanzi alla crisi dell’Eurozona.