Nicolas Sarkozy e Angela Merkel hanno presentato le misure principali che sperano di ritrovare nel futuro trattato europeo, e il cui obiettivo è ridurre i deficit pubblici in Europa. Parigi e Berlino, che ora devono convincere i loro 25 partner in occasione del vertice UE di questa settimana e che si apre Giovedì 8 dicembre, auspicano di raggiungere un accordo generale nel mese di marzo, che coinvolga sia i 27 Stati membri, sia i soli 17 Stati della zona euro, e che sarà ratificato all’indomani delle elezioni presidenziali e legislative francesi della primavera 2012. Un “marcia forzata per ripristinare la fiducia nell’euro e nell’area dell’euro”, e ha sottolineato Sarkozy.
“L’accordo franco-tedesco è il più completo” e sarà oggetto di una lettera dettagliata da inviare Mercoledì al presidente UE, Herman Van Rompuy, alla vigilia dell’apertura del nuovo vertice europeo di Bruxelles, ha annunciato Nicolas Sarkozy, dopo un pranzo di lavoro con il cancelliere Merkel.
Il “nuovo trattato” prevede sanzioni automatiche nei confronti degli Stati membri dell’Unione europea il cui deficit supera il 3% del PIL: “vogliamo sanzioni immediate per non conformità con la regola del deficit sotto il 3%” del prodotto interno lordo (PIL), ha dichiarato Nicolas Sarkozy. Francia e Germania hanno anche l’intenzione di chiedere l’istituzione di una “regola d’oro rafforzata e armonizzata a livello europeo” , il cui obiettivo è che “tutti (…) i bilanci prevedano una disposizione costituzionale che permetta alle corti costituzionali nazionali di garantire che il bilancio nazionale si porti in pareggio”. Come desiderato da Parigi, “la Corte europea di giustizia non potrà annullare i bilanci nazionali”.
“Finché la crisi durerà”, Francia e Germania vogliono anche un summit mensile dei capi di Stato e di governo della zona euro con “un ordine del giorno chiaro, focalizzato sulla necessità di rilanciare la crescita nell’area dell’euro”. I due leader hanno escluso il ricorso a eurobond, proposta cui la Germania si è sempre opposta. Non rappresenterebbero “in alcun modo una soluzione alla crisi”, ha detto il presidente francese, assicurando che Parigi e Berlino si trovano “fortemente d’accordo” su questo punto.
Francia e Germania vogliono che il fondo di soccorso permanente della zona euro venga reso operativo nel 2012, anziché nel 2013 come previsto finora, e che le sue decisioni siano adottate a maggioranza e non all’unanimità, ha spiegato Nicolas Sarkozy. Sul ruolo della BCE, infine, oggetto del dissenso franco-tedesco – Parigi desidererebbe un coinvolgimento più significativo da parte dell’Istituto di Francoforte mentre Berlino è fortemente contraria ad un suo intervento massiccio – i due leader si sono astenuti da ogni commento, citando l’indipendenza della Banca centrale.
“Il rafforzamento dell’unità tra Germania e Francia, è una scelta strategica, si tratta di una scelta storica, perché entrambi pensiamo che, ciò che di più prezioso ci hanno lasciato i nostri predecessori, è l’amicizia tra Francia e Germania”, ha commentato Sarkozy. “Qual è il nostro obiettivo? Non che la Germania vinca sulla Francia o che la Francia vinca sulla Germania. Il nostro obiettivo è che l’euro e l’Europa escano rafforzate, che si ritrovi la crescita, che ci siano meno disoccupati, e per questo, abbiamo deciso di percorrere un lungo cammino insieme”, ha concluso Sarkozy.
[…] annunciato Nicolas Sarkozy, dopo un pranzo di lavoro con il cancelliere Merkel.Continua a leggere: Crisi: verso un nuovo trattato. Accordo Merkel-Sarkozy […]
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