Per le banche europee la prudenza non è mai troppa. La quantità di denaro su base giornaliera che hanno depositato presso la Banca centrale europea ha raggiunto un nuovo record: 452 miliardi di euro, secondo i dati pubblicati Mercoledì dalla BCE.
Le cifre non fanno che confermare che il mercato interbancario europeo, in questo scorcio di fine anno, è ancora in gravi difficoltà. La scorsa settimana, la BCE aveva condotto una eccezionale operazione di rifinanziamento, con cui aveva concesso alle banche prestiti a tre anni per un ammontare pari a 489 miliardi di euro, al tasso dell’ 1%.
In Europa, non c’è fiducia, ma ci sono liquidità. Il record dei depositi overnight parcheggiati presso l’istituto di Francoforte ne è la prova, in quanto riflette la riluttanza delle banche a concedersi prestiti le une alle altre. Il denaro affidato alle BCE viene remunerato a tassi bassissimi (0,25%) e meno vantaggiosi rispetto ai rendimenti più elevati che si assicurerebbero prestandosi denaro tra loro. Il record precedente risaliva a giungo 2010 (384,3 miliardi di euro), in previsione di una linea di credito da rimborsare.
Questa volta, è il contrario. Il denaro a disposizione degli istituti finanziari europei è stato incrementato dalla linea di prestito messa a disposizione la settimana scorsa dalla BCE. La misura del nuovo governatore Mario Draghi si pone l’obiettivo di stimolare un sistema bancario europeo soffocato dal prosciugamento dei mercati interbancari e fluidificare i canali di finanziamento in Europa.
Anche se è troppo presto per giudicare l’impatto di questa iniezione, l’evoluzione dei depositi presso la BCE, un vero e proprio indicatore di fiducia, saranno esaminati attentamente nelle prossime settimane. Se le banche continuano a prendere in prestito all ‘1% per poi prestare allo 0,25%, perderanno un sacco di soldi, così come la BCE perderà la sua stessa credibilità. In particolare, Mario Draghi vuole che una parte dei prestiti concessi alle banche possano permettere loro di acquistare debito sovrano. Nel solo mese di gennaio, gli Stati europei hanno in programma di prendere in prestito 82 miliardi di euro sui mercati, secondo gli analisti di UBS. Sapremo molto presto se il “bazooka” della BCE era in realtà un petardo bagnato…