Merrill Lynch non ha fiducia nell’Italia e nella Spagna. Un chiaro segnale di distacco è infatti quello che sta emergendo in questi giorni nei confronti del nostro Paese e dei vicini iberici, visto e considerato che la Merrill Lynch Global Wealth Management, per nulla convinta dalle azioni che si stanno intraprendendo all’interno dell’eurozona per evitare la catastrofe finanziaria, ha dichiarato che non acquisterà alcun bond italiano o spagnolo.
Più chiaramente, l’istituto ha ammesso che tra i suoi asset (valutati intorno a 1,5 trilioni di dollari) non figurerà alcun titolo di debito del nostro Paese e della Spagna: un evidente sintomo delle valutazioni di Merrill Lynch, che pone l’accoppiata mediterranea subito dopo la Grecia nella lista dei Paesi a rischio default, anche dopo l’accordo che dovrebbe portare il Paese ellenico sulla strada della ripresa o del default selettivo.
Di conseguenza la divisione di Bank of America ha inserito il nostro Paese e la Spagna nella lista dei Paesi europei di cui non acquisterà alcun bond, e che già comprendeva – oltre alla Grecia – anche l’Irlanda, il Portogallo e la Grecia. Una notizia non certo incoraggiante per chi auspicava un miglioramento progressivo dello scenario dell’eurozona, soprattutto per ciò che concerne i profili strettamente finanziari e valutari.
In particolar modo, per quanto riguarda il nostro Paese, Merrill Lynch ricorda come l’Italia sia ad oggi il secondo mercato obbligazionario dell’euroregione, e che possiede altresì il secondo livello del debito più elevato in proporzione all’andamento della produzione interna lorda. Il rapporto è infatti pari al 120%, superato solamente dalla Grecia, con il 158% (dati prelevati da un forecast della Commissione Europea datato 13 maggio).
Insomma, tempi grigi all’orizzonte, che rischiano di diventare neri se non verranno assunte rapide ed efficaci iniziative…
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