Un crollo del 18 per cento per il mercato delle criptovalute in poche ore, a causa della decisione della banca centrale cinese dopo le indagini sulla tantissime nuove start-up aperte nel paese che utilizzano le ICO per raccogliere fondi. Secondo i banchieri, dietro a molte di queste start-up non ci sarebbero progetti concreti, ma solo una raccolta dei risparmi attraverso le ICO, i token inventati dalle aziende per raccogliere valuta ufficiale. La Cina, con Corea e Giappone, è il paese più attivo nel mondo delle criptovalute, che ricevono un danno enorme, seppur non decisivo, al loro sviluppo, almeno nell’immediato. Certamente i progetti seri, come Bitcoin, Ethereum o Ripple, riusciranno a riprendersi, e una volta assorbito il colpo, e spazzate via le tante criptovalute fotocopia a scopo speculativo, il mercato potrà riprendere. Oggi il Bitcoin ha perso l’8%, ma Ethereum è crollata del 17%, e LTC quasi il 18%. Ripple cede il 15% così come Dash. La perdita di capitalizzazione è di 30 miliardi. Cosa fare ora in questa situazione? Per chi ha grandi investimenti nelle cripto buone, è oramai tardi per vendere. Chi ha venduto ieri, in previsione dell’annuncio della banca centrale cinese, ha salvato un bel gruzzolo. Per chi invece è rimasto con il cerino in mano, se ha delle criptovalute valide, il consiglio è resistere e attendere la ripresa del mercato. Il business dovrebbe decuplicare in 3 anni, non dimenticatelo, basta scegliere la cripto giusta.