Secondo Bank of China, lo yuan è in equilibrio, ma le ultime notizie sulla valuta cinese non confermano questo giudizio: in particolare, gli investitori finanziari stanno scommettendo in misura sempre maggiore sugli apprezzamenti della stessa, a causa dell’aumento della produzione industriale, un fatto che dovrebbe consentire all’ex Impero Celeste di centrare il suo obiettivo di crescita per quel che riguarda il 2012. I contratti forward a dodici mesi che si riferiscono al renminbi si sono infatti rafforzati di 0,24 punti percentuali, raggiungendo così quota 6,3515 yuan per un dollaro. La divisa asiatica, inoltre, è stata capace di attestarsi sui livelli più alti degli ultimi diciannove anni presso la Borsa di Shanghai.
Ottobre dovrebbe essere dunque il miglior mese da quasi un anno a questa parte per la moneta, visto che i dati industriali citati in precedenza hanno messo in luce un buon andamento per quel che riguarda le vendite al dettaglio. Volendo essere ancora più precisi, poi, c’è da dire che la crescita in questione beneficerà di un ritmo più veloce nel corso di questo trimestre, agevolando le esportazioni della seconda economia mondiale e permettendo a quest’ultima di arrivare a una espansione economica del 7,5%.
Molte persone nutrono una seria preoccupazione in merito a tali apprezzamenti, ritenendoli la causa principale del calo della domanda in yuan. Il trend dei deflussi in uscita sembra ora essere stato invertito e la Cina è già pronta ad accogliere nuovi flussi in entrata. Il Bloomberg China Index è stato protagonista di un rialzo dello 0,3%, mentre non meno importante è stato l’incremento (+0,9% per la precisione) dell’iShares Ftse China 25 Index Fund, vale a dire l’Exchange Traded Fund più grande di tutti gli Stati Uniti. Infine, un ultimo cenno lo merita l’indice Shnaghai Composite, il quale ha subito un rallentamento quantificabile in 0,2 punti percentuali, giungendo ai suoi minimi della settimana attualmente in corso.
