Nell’esporre la sua teoria, Dow iniziò con la spiegazione di come si possa effettuare le analisi leggendo solo il prezzo (anche se poi vedremo che vi sono altri elementi importanti da saper analizzare, come i volumi di contrattazione e l’open interest). Successivamente, fù introdotto il concetto di tendenza di mercato (trend): la tendenza di mercato è la direzione che stanno seguendo i prezzi. Dal basso verso l’alto, con la creazione di massimi e minimi crescenti, oppure dall’alto verso il basso con massimi e minimi decrescenti; questa è la definizione più generica di tendenza, anche se poi i metodi per la rilevazione spaziano dagli swing agli oscillatori. Inoltre, gli studiosi personalizzano il concetto secondo la propria esperienza e secondo il mercato oggetto di studio.
Generalmente comunque, si può affermare che finchè un mercato segna nuovi massimi è in atto un uptrend, ed al contrario siamo davanti ad un downtrend quando il mercato segna nuovi minimi.
Secondo la teoria di Dow, vi sono sempre 3 tendenze identificabili nel mercato:
una primaria, che è quella di lungo periodo e definisce movimenti ampi e duraturi; una secondaria, di medio periodo che definisce movimenti mensili; una terziaria che indica la tendenza settimanale.
Le operazioni di trading e gli investimenti andranno sempre fatti considerando le tendenze nel loro insieme e utilizzando un adeguato sizing delle posizioni a seconda che le tendenze siano concordi o discordi.