Cos’è l’indice Ism?

Cos’è l’indice Ism? L’indice Ism Napm è il ritratto più fedele del manifatturiero statunitense e un ottimo indicatore dell’inflazione. Il dato viene pubblicato la prima settimana del mese successivo cui si riferisce. Il National Associated of Purchasing Managers si basa sulle interviste ai 300 manager delle 20 imprese manifatturiere più rappresentative. I direttori devono rispondere al questionario con le chiavi “più basso”, “più alto”, “invariato”, riferendosi ai dati forniti il mese precedente. Se la maggior parte delle interviste dà esito positivo l’indice supererà lo spartiacque dei 50 punti, segno della buona salute del comparto. Al contrario sarà sintomo di un’economia in contrazione. L’Indice si compone di 9 categorie nuovi ordini, occupazione, tempi di consegna fornitori, ordini non evasi, scorte, prezzi, ordini import, ordini export.
Nello schema non sono compresi i salari. Per gli analisti è una grave carenza in quanto i salari rappresentano i costi più rilevanti per le aziende e sono esposti a eventuali spinte inflazionistiche. Altro punto debole è la mancanza delle voci “efficienze produttive” e “cambiamenti tecnologici”: entrambi possono essere considerati buoni indicatori dell’espansione di settore. In ogni caso, l’indice Ism gioca un ruolo da protagonista nel panorama economico mondiale. Operatori ed analisti usano il dato per prevedere eventuali spinte inflazionistiche e avere il polso dell’andamento economico generale: dai prezzi pagati dalle aziende manifatturiere si può dedurre il trend inflazionistico, mentre dai volumi dell’ordinativo aziendale è possibile intuire lo stato del ciclo economico.