Cosa sono i Coronavirus Bond? Da quando è esplosa la pandemia di Covid-19 ed è scattata la crisi economica queste due parole sono diventate di uso comune per indicare una delle possibili soluzioni per evitare il disastro finanziario. Scopriamo di che si tratta.
Cosa sono i Coronavirus Bond
E’ innegabile che la pandemia di Coronavirus in atto stia mettendo a dura prova la tenuta del sistema finanziario internazionale: c’è chi paragona questo periodo a quello vissuto nel corso del primo conflitto mondiale e ci si rende conto che l’economia di molti dei paesi colpiti soffre e soffrirà in maniera evidente le conseguenze di ciò che sta accadendo. L’Italia è uno di quegli Stati per i quali la recessione è già stata pronosticata ampiamente.
Tra le opzioni proposte anche dal nostro Premier Giuseppe Conte vi sono proprio i Coronavirus Bond. Cosa sono? Essi sarebbero, se creati, delle obbligazioni europee emesse singolarmente dagli Stati dell’Unione Europea per coprire le spese legate alla diffusione dell’epidemia per ciò che riguarda il settore sanitario e la produttività economica. Essi verrebbero garantiti dalla BEI, la Banca Europea per gli Investimenti o da altri enti (e non dalla BCE, N.d.R.) e i soldi a essi legati verrebbero utilizzati per la costruzione di nuovi ospedali o per incrementare i posti di terapia intensiva o le assunzioni nel Sistema Sanitario Nazionale. L’emissione di Coronavirus Bond proposta sarebbe pari a 500 miliardi di euro. Per l’Italia una simile soluzione sarebbe tra le più auspicabili con il supporto, ovviamente, dell’Unione Europea.
Coronavirus Bond e la Cina
I Coronavirus Bond sono stati utilizzati in Cina con un discreto successo per ciò che riguarda i tentativi di ripresa dell’economia. Certo, ci vorrà ancora del tempo per comprendere la reale e totale efficacia, ma il fatto che uno strumento del genere sia stato messo in campo già nel febbraio del 2020 ha dato modo di poter spingere l’intero sistema a una ripresa. Questo tipo di bond rappresenta un quinto di tutti quelli emessi lo scorso mese ed è stato di utilità comprovata per sostenere le spese di sanità pubblca e di ricerca farmaceutica.
Non solo: molte imprese hanno approfittato della distribuzione avvenuta attraverso canali preferenziali che ne hanno facilitato la collocazione sul mercato per finanziare i propri debiti aiuitati anche dal fatto che il rendimento di questi specifici titoli si trovi di media tra il’1,6% e il 6%.
E’ stato inoltre d’indubbio aiuto, per tenere bassi i rendimenti, il fatto che le banche statali abbiano acquistato i Coronavirus Bond in modo massiccio lavorando al contempo per fornire alla popolazione prodotti finanziari a ottime condizioni. il fatto che l’emissione sia stata accompagnata anche da aggiustamenti di politica monetaria da parte della Banca Popolare Cinese si è rivelata una scelta vincente, soprattutto per aiutare le piccole e medie imprese.