La corona svedese si è trasformata di fatto nel nuovo franco svizzero per gli investitori finanziari alla ricerca di alti tassi di interesse: l’economia scandinava, infatti, presenta un surplus commerciale piuttosto appetibile, senza dimenticare la riduzione efficace del debito. Non è quindi un caso che tale valuta sia stata protagonista delle migliori performance nel paniere composto da molti mercati sviluppati, con un incremento pari a tre punti percentuali da giugno scorso a oggi. La seconda piazza ideale in questo senso è stata conquistata da una moneta “sorella”, la corona norvegese.
D’altronde, già due settimane fa la corona svedese era tornata a guadagnare sull’euro e da allora non si è più fermata. Secondo la maggior parte degli economisti, l’economia della Svezia dovrebbe crescere dell’1,2% nel corso di quest’anno, un valore importante che va oltre i contrasti che si stanno verificando all’interno dell’eurozona. Gli strateghi si sono perfino visti costretti a modificare le loro stime per quel che riguarda il cambio con il dollaro, ma la banca centrale ha già fatto sapere di voler evitare un eccessivo apprezzamento della valuta. Diversificare il portafoglio con le valute alternative all’euro è una delle strategie migliori in questo momento finanziario così difficile e la corona può offrire un contributo determinante.
In particolare, essa è in grado di andare oltre le performance che sta già facendo registrare, tanto è vero che il vento che sospinge la Svezia viene soffiato dalle misure di stimolo introdotte dalla Federal Reserve, le quali hanno causato un ridimensionamento del dollaro. Entrando maggiormente nel dettaglio, tale moneta ha tutte le carte in regola per raggiungere un aumento del 6,35% nei confronti della moneta verde entro la fine di novembre, con 6,5723 corone per ottenere un dollaro. Come il franco svizzero, infine, la corona beneficia di un surplus valutario non indifferente, tanto è vero che Stoccolma non avrà bisogno di reperire capitale straniero.