Corn, nel 2015 la Cina sarà il secondo importatore

Una massa di 10 milioni di tonnellate di grano. A tanto potrebbero arrivare le importazioni cinesi di mais (corn) nel 2015: dieci volte il quantitativo odierno. Lo dice una ricerca del maggior operatore sul mercato, la società nipponica Marubeni Corp.. Importazioni di questo volume potrebbero fare della Cina il secondo importatore mondiale dopo il Sol Levante che acquista 16 milioni di tonnellate l’anno. Un ulteriore incremento non avrà effetti – come accade sul mercato delle commodities – solo sulla vita della popolazione ma anche in borsa. I futures sul corn a Chicago, che nell’ultimo periodo hanno segnato un più undici per cento rispetto all’anno scorso, potrebbero crescere ancora e potenzialmente – di riflesso – far aumentare i costi per i produttori di mangimi e di carne. “Se la Cina diventa un acquirente costante, il mercato del mais a livello mondiale si restringerà, così gli Stati Uniti aumenteranno l’utilizzo del suo grano per la produzione di etanolo, limitando la propria capacità di esportazione”, ha dichiarato all’agenzia Bloomberg Kazuhiko Saito , analista di Tokyo, del broker Fujitomi Co.