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Conti pubblici Italia valutazione Bankitalia

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 I conti pubblici italiani sono sostenibile, ma guai ad abbassare la guardia. È questa la considerazione di sintesi effettuata dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco a margine dei recenti incontri di Cipro, con il numero 1 dell’istituto centrale italiano che si è detto fiducioso di poter assistere a una ripresa economica della Penisola già nel corso del 2013. Tuttavia, Visco contribuisce anche a spegnere i fuochi dei facili entusiasmi, invitando gli operatori a non creare troppo entusiasmo e a rimanere prudenti.

“Non siamo dei maghi delle previsioni ma la prospettiva rimane” – ha dichiarato Visco – “Bisogna però essere prudenti, non illuderci troppo, non creare aspettative”. Pertanto, sul piano politico – e non solo – “i conflitti dovranno essere ben meditati” perché “se molto forti possono avere effetti incerti”.

Sulla stessa lunghezza d’ondra il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli. “Anche lui” – riporta La Repubblica nella sua edizione online – “rassicura: sebbene la crisi continui a mordere “non ci sarà bisogno di una manovra aggiuntiva”. La recessione incombente “comporterà un peggioramento sui saldi nominali”. Ma” noi siamo impegnati sui saldi strutturali, aggiustati al ciclo”. Ebbene, in questo caso “siamo in linea con gli obiettivi”. Quindi Aggiunge: “Questo non significa che al Tesoro possiamo andare in vacanza”. Tanto per cominciare “occorre trovare” le risorse per ovviare all’aumento dell’Iva con la spending review”.

Ad ogni modo, prosegue il quotidiano, Visco sarebbe “preoccupato delle mille incertezze che gravano all’orizzonte. Il voto, certo, ma anche per esempio le attuali tensioni in Medio Oriente che sono “molto negative” per la ripresa globale e quindi nazionale. E tuttavia: “Abbiamo avuto tre trimestri negativi e ne avremo ancora uno”. Ma questa discesa “si esaurisce man mano che gli effetti del risanamento hanno luogo”. Morale: oggi i conti sono “in una situazione di sostenibilità”, ma “guai ad abbassare la guardia”. Il ministro è dello stesso parere. Aggiunge solo che “è presto per capire se il calo dei rendimenti“, visto di recente nei titoli di Stato, “compenserà il peggioramento del Pil”. Il Def, il documento finanziario del governo è in arrivo: il pareggio di bilancio è confermato e la strategia non cambia”.

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