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Commissione Europea, Italia richiede uso Sure

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L’Italia ha ufficialmente inoltrato richiesta per l’attivazione di Sure, Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency, alla Commissione Europea: un mezzo con il quale tentare di mitigare i problemi economici occupazionali causati dalla pandemia di Covid-19.

Strumento per sostenere economie europee in materia di lavoro

La richiesta di poter usufruire di questo strumento appositamente pensato per gli Stati Membri dell’Unione Europea è stata inviata dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri e dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo.

I due hanno inviato una lettera a Bruxelles nella quale l’Italia fa richiesta ufficiale di Sure, creato appositamente dalla Commissione Europea per fornire aiuto a coloro che ne avessero avuto bisogno per contenere l’impatto della crisi da coronavirus sul mercato del lavoro.

Il Governo italiano, sempre costretto a combattere con una coperta più stretta del necessario in materia economica, è al lavoro da marzo per tentare di evitare che la popolazione soffra troppo delle conseguenze del lockdown ed ha lavorato molto con l’Europa affinché vi potessero essere gli strumenti adatti. Nello specifico la lettera di richiesta di attivazione di Sure è stata inviata ai commissari Dombrovskis, Gentiloni, Schmit e Hahn.

Perché è stato richiesto Sure

Il Governo italiano ha chiesto di poter accedere alle risorse di Sure per la cifra di 28.492 milioni di euro, giustificata, come spiegato nella nota, “dalle misure che sono state messe in campo per tutelare i redditi dei lavoratori durante la crisi come indicato nella tabella di segnalazione e nella valutazione provvisoria della loro ammissibilità da parte dei servizi competenti della Commissione“. E’ stato sottolineato nella domanda:

L’economia italiana è stata gravemente colpita dalle misure di blocco introdotte dalla fine di febbraio, molto efficaci nel contenere la diffusione del virus ma con un forte impatto negativo sull’economia e sul sistema sociale. Una situazione che terrà la produzione al di sotto dei livelli normali per un po’ di tempo, con gravi rischi di disoccupazione. Di conseguenza il governo sta cercando di prolungare le misure di sostegno che scadranno alla fine del mese“.

E’ evidente che l’intenzione sia quella di evitare disagi sociali importanti in un momento in cui le famiglie e i cittadini non potrebbero permettersi di avere ulteriori problemi.

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri e il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo hanno allegato alla loro richiesta un documento che riassume le informazioni sulle spese effettive e programmate relative alle misure ammissibili al sostegno finanziario della Commissione, con particolare riferimento alle misure decise dal governo nei decreti legge 18/2020, 27/2020 e 34/2020 volte a tutelare i dipendenti e i lavoratori autonomi.