Nel lontano 1202, Leonardo Pisano (detto Fibonacci) nel suo più famoso testo introdusse la serie di Fibonacci come risoluzione di un problema sulla riproduzione dei conigli. Senza dilungarci sulle vicende che portarono all’ideazione della serie, vediamo subito come viene usata nell’analisi grafica: innanzitutto, è bene definire i numeri della serie.
Un numero della serie di Fibonacci è la somma dei due precedenti, esclusi i primi due numeri, così da ottenere:
1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, ecc.
Le proprietà della serie sono numerose e verranno trattate separatamente; occupiamoci invece di tracciare ed utilizzare i livelli di ritracciamento di Fibonacci disponibili sulle migliori piattaforme di analisi tecnica.
Identificati due pivot points (un massimo ed un minimo, o un minimo ed un massimo) questi due punti saranno usati per tracciare i ritracciamenti che identificheranno i target delle flessioni del mercato, consentendo all’analista di discutere e valutare la forza della tendenza in corso.
Come da immagine, identificato un certo movimento rialzista tracceremo i livelli partendo dal minimo e congiungendo il massimo, ed in automatico compariranno sul grafico i livelli del 38% del 50% e del 62%. Cosa rappresentano?
Il 50% rappresenta il supporto più forte presente sul grafico in quel dato momento. Il mercato che sta seguendo un up-trend, ha comunque bisogno di ritracciamenti (dovuti alla chiusura di posizioni). A seconda della flessione che i prezzi subiranno dopo aver definito il massimo potremo valutare la forza dell’up-trend in corso: dato un massimo (livello 0%) ed un minimo (100%) se il mercato scenderà fino al 38% senza violarlo prima di riprendere l’up-trend e rompere i massimi di periodo (0%) allora siamo di fronte ad un up-trend forte che potrà durare più del previsto con una buona forza dei compratori. Se invece il mercato ritraccerà fino al 62% la forza dell’uptrend è in discussione. La non violazione di questo livello consentirà comunque la realizzazione di un doppio massimo nell’area dello 0%.
Se questo livello verrà violato invece, l’up-trend è fortemente in discussione e probabilmente si sta gia sviluppando un’inversione di tendenza che porterà i prezzi al di sotto del minimo (100%) annullando la valenza dei livelli che abbiamo disegnato e consentendo di seguire il mercato nel nuovo down-trend.
Il discorso è uguale ma rovesciato se si identificano un massimo ed un minimo in un down-trend sul quale tracciare i livelli.
La scelta dei pivot points è discrezionale e sarà dettata dall’esperienza di ciascuno maturata con l’osservazione del Mercato oggetto di studio.
L’interpretazione della violazione o meno dei livelli, in linea di massima è quella descritta, ma questa non è legge: ognuno dovrà valutare la situazione corrente del Mercato utilizzando anche altri strumenti per identificare zone di acquisto o vendita con un rapporto rischio/rendimento accettabile.
Ciao Francesco, quando provo a tracciare fibonacci ho un piccolo problema sul decidere quali siano il max e il min che devo utilizzare per il tracciamento di Fibonacci.
In parole povere, devo prendere il max e il min del giorno precedente?Oppure devo muovermi entro un tot di range di candele e prendere il max e il min di quel range?
Spero di essere stato chiaro nell’esporre la mia domanda.
Ciao e complimenti per il blog!
Ciao Mauro,
chiara e legittima la tua domanda, anche se la risposta non è così semplice. non basta infatti questo spazio per risponderti correttamente visto che non c’è una regola univoca (o meglio, ci sono ma hanno una funzione didattica piuttosto che pratica) quindi ti rimando ai prossimi giorni dove pubblicherò qui su FareForex una mini-guida proprio su questo argomento dove alla fine descriverò il mio sistema per disegnare i livelli 🙂
a presto quindi, sperando chiarire al meglio di tuoi dubbi!
Francesco
Grazie per la tua risposta Francesco, sei stato gentilissimo.
Aspetterò con ansia il tuo articolo 🙂
Ciao,
Mauro
[…] di cui si parla oltre ai livelli (già trattati, in parte, su queste pagine) sono gli indicatori con il setup incentrato proprio sulla “magica” serie, che a forza […]
Solo per dire che si deve parlare di RITRACCIAMENTO e non di RINTRACCIAMENTO.
Ritracciare significa sostanzialmente tornare indietro, tornare sui propri passi, sulla traccia precedente.
Rintracciare significa trovare la traccia, rinvenire la traccia quando non la si trova o la si è persa.
Scusate l’intromissione per quella che può sembrare una cosa di poco conto, ma anche le parole hanno un loro peso, un loro significato, un loro corretto utilizzo, una loro “musicalità”.
hai perfettamente ragione, errore corretto. grazie 🙂
Ciao ho letto che avresti fatto una mini-guida per i livelli Fibonacci?
Ma non riesco a trovarla, l’hai fatta?
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