Confusione nel settore hi-tech; lo stesso segmento di mercato che ora attende con ansia l’IPO di Facebook prevista per metà maggio, oggi è costretto a girare l’attenzione su un colosso storico di Wall Street che accusa perdite importanti. Cisco System accusa in apertura un crollo verticale superiore all’8%. Il gruppo, leader mondiale nel campo del networking, ha previsto un eps adjusted per il trimestre in corso compreso tra 0,44 e 0,46 dollari per azione (mentre il consenso sarebbe arrivato con una previsione a 0,48 dollari per azione). Gli analisti poi avevano previsto 12 miliardi di dollari di giro d’affari, che invece è stato confermato tra 11,4 e 11,8 miliardi di dollari.
Gli investimenti nel settore, fa’ notare John Chambers, numero uno del gruppo, sono estremamente rallentati a causa delle condizioni incerte del mercato e questa è la causa principale sull’arretramento dei conti delle big mondiali.
Il terzo trimestre dell’esercizio fiscale in corso si è chiuso comunque con un utile in rialzo del 20% e quindi pari a 2,2 miliardi di dollari che diventa 0,4 dollari per azione. L’outlook negativo contrasta fortemente con le previsioni degli analisti; il contrasto di visioni si risolve pensando che il settore è ancora in fortissima espansione ed in consolidamento e nonostante la forte componente di concorrenza che negli ultimi anni si è accentuata, i gruppi storici come appunto Cisco System possono ancora essere un’alternativa valida per gli investitori, visto che la presenza di lungo termine sul mercato è anche una garanzia.
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La seconda parte del 2012 potrebbe essere ancora di espansione per il settore hi-tech, nonostante i problemi che si registrano; è possibile che nel prossimo mese gli analisti cambieranno radicalmente idea e pertanto si invita a mantenere i riflettori sul settore ed in particolare su quei titoli, come Cisco, che hanno ceduto troppo terreno in troppo poco tempo.
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