2.847 miliardi di dollari. A tanto ammontano le riserve cinesi in valuta estera, cresciute nell’intero 2010 del 18,7 per cento a confronto con l’anno precedente. Lo certifica la Banca centrale cinese. Il motivo di questa crescita esponenziale sono gli ingenti investimenti dall’estero che stanno infiammando l’economia del Dragone. La Cina sta cercando di diversificare il flusso monetario acquistando debito europeo a scapito del dollaro. In futuro però la domanda che i governi occidentali dovranno porsi, al contrario di quanto si legge spesso – e giustamente – sui giornali, non è se la Cina terrà in pugno l’Europa vincolandola a sé ma è piuttosto quando e se la Cina cambierà metodo di investimento passando dai redditizi titoli dei paesi periferici dell’Eurozona (ma non solo: ha comprato anche debito italiano) alle attività industriali in maniera più decisa rispetto a quanto stia già facendo oggi il fondo sovrano di Pechino. Il rischio è anche tutto europeo. Se infatti all’Europa basta l’intervento cinese, affiancato a quello della Banca centrale europea, che sta continuando ad acquistare bond dei paesi più deboli, non ci saranno più riforme. Quelle riforme necessarie per non far collassare l’impalcatura dell’Unione europea e della moneta unica. Ma, in questo caso, la Cina non c’entra.
[…] Alberto per FareForex, 2011. | Commenta! | […]
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