Home Mercati Emergenti La Cina allenterà la propria politica monetaria nel 2013

La Cina allenterà la propria politica monetaria nel 2013

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 Con l’economia cinese che sta mostrando dei segnali di stabilità piuttosto incoraggianti, gli analisti finanziari hanno annunciato che è giunto il momento per le autorità dell’ex Impero Celeste per avviare una politica monetaria conservativa nel corso del 2013: se non si dovessero implementare interventi del genere, allora il tasso di inflazione potrebbe anche riuscire a erodere i guadagni che sono stati ottenuti e conseguiti finora. Il governo di Pechino ha scelto in maniera prudente di affidarsi a una politica prudente per quel che concerne i prossimi dodici mesi, mantenendo quindi un tono che è stato piuttosto dimesso negli ultimi tre anni.

Gli stessi analisti sono convinti che un pizzico in più di rigore possa essere aggiunto. Che cosa è successo di preciso nel corso del 2012? La banca centrale cinese ha provveduto a rinforzare una politica monetaria che era stata ritenuta fin troppo tenera e morbida, nel tentativo importante di stimolare la seconda economia internazionale, la quale non versa certo in condizioni eccezionali a causa della crisi finanziaria. Il 2013 non vedrà ripetere la stessa situazione, visto che l’andamento dei prezzi al consumo non consente di nutrire gli stessi sentimenti del passato più recente.

Quello che si vuole prevenire a tutti i costi è un ulteriore rallentamento dell’economia stessa, tanto è vero che l’istituto di credito centrale ha deciso di tagliare i tassi di interesse di riferimento per ben due volte, riducendo di conseguenza l’ammontare di denaro cash che le banche commerciali possono mettere da parte per le relative riserve. La crescita di quest’anno relativa al prodotto interno lordo è destinata ad accelerare, con i prezzi al consumo che saliranno in modo sensibile. Di questo passo, non si può che attendere una politica monetaria improntata alla calma e alla riflessione, un pensiero espresso da diversi economisti (la crescita economica del terzo trimestre è stata tra le più deboli dell’ultimo triennio).