In Australia parlare apertamente di “strategia d’uscita” non è tabù. La Reserve Bank of Australia sta lanciando chiari segnali di cambiamento. Secondo Ric Battellino, il governatore della Rba, a ottobre o dicembre la banca alzerà i tassi (ora al 3%), prima di tutti. I dati macro migliori delle stime sono bastati a far tornare il sorriso ai membri del board: Pil +0,5% nel quarto trimestre, gli analisti avevano messo in conto un calo dell’1%. C’è da dire che l’Australia è l’unico paese non Ocse a non essere mai entrato in recessione tecnica.
Insieme all’Australia anche Norvegia e Corea del Sud stanno accarezzando l’idea di alzare i tassi.
Per Seul i tassi sono fermi al 2% per il sesto mese consecutivo, per alcune cassandre il governatore Lee Song-Tae è già pronto a togliere il freno.
Alcuni, l’economista Nouriel Roubini in primis, sono pronti a scommettere che sarà la Norvegia a bruciare tutti sul tempo. In settimana la Norges bank ha dichiarato: “se gli attuali sviluppi dovessero continuare potrebbe essere opportuno aumentare i tassi prima del previsto”.
