La forza contenuta con cui il Wheat è rimbalzato verso l’alto dopo la Pin-Bar ci ricorda ancora una volta la precarietà dei movimenti rialzisti che diventano semplici correzioni di down-trend più definiti; il Mercato delle materie prime soffre sotto la pressione delle vendite e lo spostamento dei capitali verso mercato diversi come quello delle energie rinnovabili o simili.
In un periodo in cui l’azionario perde sostenitori e i beni di rifugio proseguono a suon di bolle alzando la volatilità, il campo delle Commodities apre invece le porte ad un nuovo tipo di investitori grazie anche ai CFD legati all’andamento delle principali materie prime; ora gli attori del Mercato sono i piccoli investitori che tramite strumenti finanziari frazionati muovono il prezzo e decidono il futuro, realizzando quello che ora vediamo sul Wheat, cioè un susseguirsi di movimenti “nervosi” e difficilmente classificabili in tendenza se non guardando da lontano il grafico.
Per il medio periodo la statica a 694 resta un punto forndamentale per importanza resistiva, così come fondamentale è la tenuta del supporto dinamico in verde nell’immagine (ora a quota 592).
