Continuiamo nel nostro viaggio all’interno delle candele giapponesi, con l’ultima delle principali figure a due candele, la harami (o donna incinta). A prima vista, si tratta di una figura nella quale una candela lunga precede una candela corta (in estrema sintesi, è l’esatto contrario dell’inghiottito, dove una candela lunga segue una candela corta, “inghiottendo” quest’ultima).
Si noti che, in ogni caso, la candela lunga può essere scura o bianca, esattamente come la candela corta che seguirà, in maniera indifferente (tuttavia, non senza uguale significatività di interpretazione, come vedremo tra poche righe). Si tratta pertanto di una serie di due sedute, la prima delle quali particolarmente contrastata, con grossi movimenti che non hanno portato a una variazione molto ampia del prezzo dello strumento finanziario, e la seconda delle quali con un movimento rialzista o ribassista molto forte.
L’harami, nelle sue caratteristiche fondamentali, è pertanto una candela di inversione. Se compare al termine di un lungo processo di crescita del prezzo dello strumento finanziario, è possibile una correzione al ribasso; di contro, se invece compare al termine di un lungo presso di diminuzione del prezzo dello stesso strumento, è possibile incontrare nel brevissimo un rally al rialzo.
Si tenga altresì in considerazione che, se si presenta dopo un lungo trend di rialzo, la candela lunga nera fornisce un segnale di inversione più deciso rispetto alla candela lunga bianca. Di contro, se l’harami si presenta al termine di un lungo trend al ribasso, la candela lunga bianca sarà un segnale di inversione più forte.
Nel corso dei prossimi giorni, esamineremo ancora delle figure di candele giapponesi, un po’ più complesse e significative, costituite da tre candele. Continuate a seguirci per le prossime puntate di questa serie di approfondimenti sulle japanese candlestick.
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