Un viaggio in un paese straniero comporta spesso delle problematiche che si riferiscono, inevitabilmente, sul tasso di cambio valutario: il tipico atteggiamento del turista consiste nello sfruttare la funzione “calcolatrice” del telefono cellulare per calcolare l’esatto rapporto tra la valuta della nazione in cui ci si è recati e quella a cui si è più abituati. Per ottenere, però, una stima ancora più veloce senza farsi prendere dal panico, si può fare riferimento ad alcune accortezze che stanno ormai prendendo piede in tale ambito. In particolare, è possibile ricavare la conversione di una serie di monete in dollari australiani.
Nello specifico, se si vuole sapere qual è il tasso di cambio esatto e dettagliato, bisogna soprattutto capire di quanto denaro c’è bisogno al momento del prelievo dagli sportelli Atm. Non tutte le divise sono uguali, come è normale che sia. Ad esempio, i calcoli matematici che si devono effettuare a mente sono piuttosto semplici per determinati paesi: un caso emblematico è quello del Belize, in cui è sufficiente dividere i prezzi del 50%, dunque esattamente della metà, mentre nel Regno Unito è sufficiente moltiplicare per 1,5 e arrotondare per eccesso. In aggiunta, negli Stati Uniti e in Svizzera non sono necessari calcoli matematici di nessun tipo per le stime, dato che c’è un rapporto paritario con il dollaro australiano.
Se invece si preferisce impegnare la mente con calcoli più complicati da questo punto di vista, allora bisogna fare riferimento al cambio con il peso colombiano, dato che è necessario dividere per l’esatta metà e poi moltiplicare per mille, oltre ad aggiungere in conclusione altri venti punti percentuali. I discorsi cambiano con altre situazioni, ma è normale che le valute asiatiche sono quelle che possono porre i problemi maggiori: il cambio intercontinentale può non essere complicato, ma il discorso cambia in modo molto netto quando si ha a che fare con altri continenti.
