Dopo che per diversi mesi la Grecia ha tenuto sulle spine gli investitori per poi arrivare ad un default controllato, ora l’attenzione si è ormai completamente spostata sulla Spagna (anche se ad Atene i problemi non sono affatto finiti). Nell’area Euro si pensa costantemente all’uscita della Grecia dalla Moneta Unica, ma a preoccupare gli investitori è ormai solo la Spagna, considerata una bomba ad orologeria.
Sembra infatti solo una questione di tempo perchè il Paese “esploda” in una crisi violenta trascinando, a detta degli analisti, tutta l’Europa dietro di se.
Siamo di nuovo vicini al disastro. Come a novembre. La differenza rispetto ad allora è che nel frattempo la Bce ha immesso 1.000 miliardi di euro di liquidità che fa da cuscinetto
Questo afferma uno strategist di Bnp Paribas, mentre ancora una volta l’Eurozona si trova sull’orlo del precipizio con una BCE completamente impreparata che “tira avanti” senza mai veramente riuscire a rilanciare il Vecchio Continente.
La discesa dello spread sui Btp è tanto leggera che quasi il mercato non l’avverte; le preoccupazioni sono ancora radicate e quello che sta succedendo questa mattina sui mercati potrebbe anche rivelarsi solo una presa di profitto temporanea sugli “short selling” che fa’ da intermezzo sul movimento ribassista di lungo termine in corso.
►RISULTATI ASTA BTP 30 MAGGIO 2012
Il pericolo Spagna invece non è ben chiaro; anche se gli analisti ritengono che il Paese possa crollare da un momento all’altro (con conseguenze dirette sull’Eurozona) in realtà l’allarme è ormai di vecchia data e la Spagna è ancora li anche se il Governo si è fatto carico del salvataggio di un istituto di credito.
Per il momento anche se la tensione è altissima l’allarme reale è ancora contenuto. L’unica richiesta concreta avanzata alla Spagna riguarda proprio Bankia; la Bce vuole sapere come lo Stato intende gestire la ricapitalizzazione e nei prossimi giorni potrebbero arrivare i dettagli in merito.