La sterlina crolla e i mercati inglesi tremano. Dopo quasi un anno di indiscutibile supremazia nei confronti del dollaro, la valuta britannica è scesa ai minimi. La colpa? Il rischio Brexit e il rafforzamento del fronte anti-Ue in Gran Bretagna. Dopo che Boris Johnson, il popolarissimo sindaco di Londra, ha annunciato la sua decisione di schierarsi a favore di un’uscita della Gran Bretagna dall’Unione, la sterlina ha perso l’1,5% scendendo a 1.475 contro il dollaro e si è indebolita dello 0,7% contro l’euro, toccando quota 1.278. La reazione dei mercati rispecchia il fatto che con l’entrata in campo di Johnson, considerato da molti il successore più probabile di David Cameron alla guida del partito conservatore, si fa più aspra la battaglia tra i due schieramenti in vista del referendum del 23 giugno con cui gli inglesi decideranno se rimanere o uscire dall’Unione Europea.
Nonostante i sondaggi diano ancora una lieve maggioranza a quanti sono favorevoli alla permanenza del Regno Unito nella UE, i sostenitori di un’uscita dal blocco continuano a aumentare. La presa di posizione di un leader politico molto popolare come il sindaco di Londra rischia infatti di rendere ancora più difficile per il premier Cameron riuscire a convincere il Paese che è nel migliore interesse dell’Inghilterra mantenere saldi i rapporti economici e politici con l’Unione. Oltre a Johnson però, altri cinque importanti ministri del governo hanno annunciato che faranno campagna a favore del Brexit. Per la sterlina si preannuncia senz’altro un periodo molto movimentato in vista del referendum del 23 giugno.
In questo contesto diventa strategico il trading con le valute che oggi attira sempre più privati, intenzionati a trarre profitti dalle forti fluttuazioni di mercato. Naturalmente per arrivare a risultati interessanti sul forex, è necessario conoscere il funzionamento della quotazione di tali valute e le loro specificità. Il trading con opzioni su azioni e valute si ottiene, infatti, grazie alle speculazioni su coppie di valute come Euro/Dollaro, Sterline/ Yen e così via. Il loro mercato principale è il forex, appunto, ma è possibile speculare sulle variazioni di prezzo anche con le opzioni binarie. Metodo quest’ultimo preferito da molti investitori perché consente di approfittare di tutti i movimenti delle coppie di valute gestendo nel miglior modo possibile i rischi. Una gestione molto più forte, perché con le opzioni binarie si conoscono in anticipo l’importo delle perdite, ma anche quello dei profitti previsti. Per maggiori dettagli sulla gestione del rischio, qui ti rimandiamo a uno dei broker piú noti al mondo. Nel momento in cui si scambiano valute con le opzioni binarie, gli investitori possono ottenere rendimenti elevati in tempi rapidi e brevi, a volte anche in un arco di tempo ridotto e al di sotto dei 30 minuti. Essendo poi le azioni investite in borsa sarà possibile sfruttare a proprio vantaggio le diverse condizioni di mercato a prescindere dalla direzione che esse prendono, indifferentemente che si tratti di azioni al rialzo o di azioni a ribasso. Non importa che il trend sia positivo o negativo. L’unico accorgimento che bisogna tenere presente è l’andamento del mercato che consentirà quindi di investire conoscendo rischi.
Le opzioni binarie, inoltre, hanno un grande vantaggio: la sensibilità alle notizie economiche. Come per tutti gli asset che si negoziano con le opzioni binarie, è infatti indispensabile per predire l’evoluzione dei corsi a brevissimo termine, far riferimento agli indicatori economici e politici. Bisogna scegliere con cura gli indicatori da seguire. La scelta delle coppie di valute che si negozieranno con le opzioni binarie dipende essenzialmente dalla quantità di informazioni a nostra disposizione. E molti trader mettono a disposizione in modo totalmente gratuito un flusso continuo di notizie da utilizzare per ottimizzare le proprie strategie di guadagno. Importante, insomma, soprattutto per chi muove i primi passi è affidarsi a un broker autorevole e riconosciuto. E solo dopo fare la vostra puntata al rialzo o al ribasso.