Con ogni probabilità la Bce si appresta a praticare un ulteriore taglio dei tassi d’interesse. La decisione spetta al board in programma domani all’Eurotower. Si parla di un altro mezzo punto percentuale che porterebbe così il tasso all’1,5%, un nuovo minimo storico. Consenso unanime tra gli economisti mentre i mercati cercano di capire se e quando si toccherà il “limite minimo” dell’1%. A sostegno dell’operazione il presidente Bce Trichet (foto) annuncerà nuove stime, riviste al ribasso rispetto a quelle pubblicate tre mesi fa, in linea con le previsioni di una contrazione nell’economia dell’eurozona del 2% pronosticata del Fondo Monetario. Per gli analisti, nel periodo giugno/luglio, il costo del denaro sarà prossimo allo zero e per lo stesso periodo i mercati si attendo un’altra sforbiciata da parte della Bce. In ogni caso l’inflazione dell’eurozona resta più alta rispetto a Stati Uniti e Giappone dove raggiunge valori vicini allo zero assoluto.
La Banca centrale Europea ha assegnato fondi per la cifra di 76,45 miliardi di dollari per mezzo di un’asta Taf (Term Auction Facility) a sette giorni nel quadro di quanto concordato con la Federal Reserve americana: il programma prevede l’offerta di fondi temporanei a istituzioni finanziarie con condizioni patrimoniali consolidate. Dall’Eurotower si precisa che l’operazione è stata condotta a un tasso fisso dell’1,21% e la regolazione avverrà domani in scadenza tra 8 giorni. Accolte tutte le richieste provenienti da 24 istituti.