Tornano a inasprirsi le condizioni di credito nell’area euro. A dirlo è la Banca centrale europea nel monitoraggio periodico di settore. La causa sono le rinnovate tensioni sui mercati finanziari e a seguito della crisi di bilancio greca. Sulle imprese si prevedono ulteriori lievi inasprimenti della stretta creditizia nel terzo trimestre, in calo invece le tensioni per le famiglie. I segnali positivi, dice la Bce, derivano dal rafforzamento generale della domanda di credito indebolitasi durante la recessione più dura. Secondo la l’Eurotower “le ricadute negative della crisi sui titoli di Stato sembrano aver indebolito la capacità delle banche di reperire finanziamenti”. Così gli istituti hanno stretto le condizioni per i risparmiatori. Guardando al credito bancario verso le imprese nel secondo trimestre c’è stato un incremento dell’inasprimento netto all’11 per cento, contro il 3 per cento dei tre mesi precedenti. Le banche prevedono di impartire ulteriori strette sui criteri di erogazione di prestiti alle imprese, tanto l’indagine stima un aumento da altri 5 punti dell’inasprimento netto sul terzo trimestre. Per le famiglie l’inasprimento è invariato al 10 per cento sui mutui, e al 12 per cento sui prestiti al consumo.