La Banca centrale europea, che riunirà oggi il proprio Consiglio direttivo, proprio non vuole saperne di ulteriori aiuti alla Grecia, né di una ristrutturazione del debito né tanto meno di un intervento “soft” che allunghi le scadenze dei titoli di stato in accordo con i creditori. Opzione che i mercati tradurrebbero nel preludio a un default pilotato o a una ristrutturazione. Con l’effetto immediato di incrementare le scommesse contro l’economia di Atene. Il discorso per la Bce è semplice: la Grecia si deve concentrare sulle privatizzazioni e avvicinare l’età pensionabile degli addetti agli standard europei. Oggi vedremo quali altri consigli, che suonano piuttosto come raccomandazioni del Fondo monetario internazionale, dispenserà il presidente Jean-Claude Trichet.