Bce: “Euro valuta stabile nonostante crisi”. A rischio i paesi dell’Est che puntano all’Ue

L’Euro resta una valuta stabile nonostante le turbolenze finanziarie, lo certifica la Bce. Nel rapporto diffuso ieri dall’Eurotower si sottolinea come la divisa europea riesca a conservare il suo ruolo chiave nel panorama internazionale. In un difficile frangente le cifre su quota di obbligazioni denominate in euro, mercato dei depositi e interscambi regolamentati dal sistema Cls (Continous linked settlement) crescono di misura.
Gli analisti che hanno stilato il documento non mancano di sottolineare il rischio connesso ai prestiti non garantiti a famiglie e imprese in alcuni Paesi fuori dall’Eurozona e candidati o potenziali candidati all’annessione. Il riferimento è ai paesi di Est e Centro Europa dove “la diffusa estensione dei prestiti denominati in valuta straniera o dei prestiti indicizzati a valute straniere” ha determinato rischi tangibili per la stabilità economica (come in Lettonia). Non importa se a mettere in scacco i paesi fuori dai 16 siano l’andamento dei cambi, le scelte dei consumatori, le tradizioni storiche o le politiche di sorveglianza. Quel che preoccupa l’Istituto di Francoforte è che il deprezzamento di alcune valute nei confronti dell’euro potrebbe condurre a un incremento dei costi del prestito, e quindi dei costi di rimborso.