La Bce è sempre più critica nei confronti dell’approccio europeo alla crisi del debito greca. Oggi durante la conferenza successiva al direttivo dell’Eurotower, il presidente Jean-Claude Trichet ha escluso nuovamente una ristrutturazione del debito greco ossia “qualunque cosa che non sia su base volontaria”. Un’insolvenza sui pagamenti anche solamente momentanea di qualsiasi paese dell’Eurozona sarebbe un “errore enorme”. Inoltre, la Grecia non è da considerare insolvente, come già sottolineato dal membro italiano della Bce Lorenzo Bini Smaghi. La Bce ovviamente ha tutto l’interesse a non sperimentare nè un fallimento della Grecia né tanto meno una riduzione del valore dei suoi titoli di stato. In caso di un haircut del 50 per cento, ad esempio, accuserebbe perdite secche tra i 44,5 e i 65,8 miliardi di euro per via dei titoli acquistati dal maggio 2010, secondo quanto riporta il think tank inglese Open Europe (con posizioni anti-europeiste) in questo paper. Calcoli che la Bce non ha confermato, visto che per policy la provenienza dei titoli rastrellati sul mercato è segreta (difficile anche capire come Open Europe abbia fatto a calcolarli). In ogni caso, per quanto riguarda i tassi d’interesse l’indicazione uscita dalla conferenza è chiara: rialzo di 25 bp a luglio.
[…] Bce contro Ue sulla Grecia, pubblicato su FareForex il 09/06/2011 […]
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