Il Presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso apre agli eurobonbd. “Non si può avere un approccio intergovernativo se vogliamo avere un mercato unico”. Queste le parole che il presidente della Commissione europea ha pronunciato nel “Discorso sullo stato dell’Unione”, a Strasburgo . La zona euro potrebbe emettere obbligazioni sottoscritte congiuntamente quando si sarà creata una maggiore integrazione economica tra i 17 paesi del blocco, che attualmente stanno vivendo una crisi tra le più gravi della storia UE, a causa della mancanza di fuducia da parte dei mercati finanziari e degli investitori.
Per Barroso una maggiore e più profonda integrazione economica tra i paesi dell’unione monetaria è alla base dell’ emissione di strumenti di debito congiunti, che si riveleranno un vantaggio per tutta la zona euro.
“Una volta che la zona euro si sarà dotata degli strumenti necessari per assicurare sia l’integrazione che la disciplina, l’emissione di debito comune sarà visto come un passaggio naturale e vantaggioso per tutti”, ha detto nel suo annuale discorso al Parlamento europeo.
Per Barroso i bonds, cui si riferisce in termini di “obbligazioni di stabilità”, dovrebbero essere progettati in modo tale che possano premiare i governi che soddisfano i loro obiettivi di bilancio, e scoraggiare coloro che non raggiungano i target prefissati. La Commissione presenterà le opzioni per tali titoli di Stato nelle prossime settimane.
Alcune di queste potrebbero essere attuate entro l’attuale trattato UE, mentre le vere e proprie “euro-obbligazioni” sarebbero realizzabili con l’apporto di modifiche, riscrivendo quindi alcune norme che disciplinano i regolamenti UE. Alcuni cambiamenti potrebbero essere richiesti per aggirare l’ostacolo dell’approvazione unanime delle decisioni, che rallenta frequentemente il processo decisionale, rendendo difficile per i responsabili politici, affrontare con urgenza le crisi in rapido movimento, come l’attuale crisi del debito.
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