Le banche centrali di tutto il mondo sono in allerta per cercare di evitare che la crisi del debito sovrano greco ed europeo possa implodere in un definito crollo del sistema. Dal vecchio al nuovo continente, gli istituti monetari in queste ore stanno formulando gli aggiornamenti degli scenari evolutivi, assumendo le posizioni di optare per cercare di contrastare il deterioramento delle fondamentali, e agire in maniera più proattiva nei confronti della crisi in atto.
Basti ad esempio osservare quanto deciso dal presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, che la scorsa settimana ha dichiarato che l’istituto monetario avrebbe lasciato aperto le porte ad un potenziale ulteriore taglio dei tassi di interesse di riferimento. O ancora alle scelte del presidente della Federal Reserve Ben S. Bernanke, che in questi giorni potrebbe lanciare nuove iniziative per rinvigorire la crescita economica del Paese.
Lo stesso Fondo Monetario Internazionale, insieme alla Banca Centrale Europea e alla Commissione Europea, ha lasciato intendere che potrebbe intervenire nuovamente per cercare di stimolare l’economia locale, sebbene sembra difficile che la Grecia possa usufruire ancora di bonus particolari e specifici.
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Dal Canada, invece, arriva l’allarme di uno shock molto significativo: la banca centrale del Paese nordamericano ha ricordato che se la crisi del debito europeo dovesse peggiorare, le condizioni finanziarie globali potrebbero risentirne immediatamente, con ciò che ne consegue per quanto concerne la tenuta della crescita mondiale.
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Il governatore della Banca del Giappone, Masaaki Shirakawa ha invece affermato, la scorsa settimana, che l’area euro è posta dinanzi a un momento cruciale della propria esistenza, e potrebbe influenzare in maniera certamente rilevante lo sviluppo economico dell’arcipelago nipponico. Per il momento, tuttavia, la Boj ha scelto di lasciare invariata la propria politica monetaria, sebbene abbia altresì precisato di voler osservare con particolare attenzione lo sviluppo dei mercati globali.
[…] ► BANCHE CENTRALI IN ALLERTA SUL PERICOLO GRECO […]
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