L’asta di questa mattina ha avuto circa lo stesso esito delle precedenti; a fronte di una domanda sostenuta (in leggerissimo calo rispetto alla precedente emissione) si sono registrati rendimenti in aumento anche se questa volta l’impennata del tasso è decisamente più considerevole.
A fronte di una domanda pari a 11,26 miliardi di euro sono stati collocati tutti i 6,5 miliardi di euro di BOT annuali previsti dal MEF con un bid-to-cover pari a 1.73 (in leggero calo rispetto all’1.79 del mese precedente).
Il rendimento registrato è pari a 3,97% e si distanzia in maniera netta dalla precedente emissione, quando i BOT annuali sono stati offerti al 2,34%.
►RISULTATI ASTA BOT 13 GIUGNO 2012
Riteniamo che i mercati vedevano come soglia massima psicologica proprio il 4%. I rendimenti sulla parte a breve della curva sono quelli che stanno salendo in maniera più sensibile come diretta conseguenza delle tensioni sui mercati. La curva dei tassi continua ad appiattirsi sempre di più e questo perché gli investitori percepiscono l’Italia sempre più a rischio. Per domani sul BTp a 3 anni ci aspettiamo tassi in deciso rialzo, anche se non della stessa misura a cui abbiamo assistito oggi
Così Vincenzo Longo (Market Strategist di LG Markets) ha commentato l’esito dell’asta, riassumendo il pensiero comune degli investitori coinvolti dall’emissione.
►DOMANDA E RENDIMENTO BOT ASTA 29 MAGGIO 2012
Invariato lo spread Btp-Bund; il collocamento del MEF non ha inciso particolarmente sul differenziale, che per diverse ore si è attestato sotto a quota 460 punti base grazie ad un azionario in linea con la giornata di ieri, che esclude per il momento ulteriori cedimenti.
L’attenzione è ora rivolta all’asta prevista per domani dei BTP a tre anni; è probabile che le scadenze di medio-lungo termine potranno influire direttamente sul mercato e per questo i rendimenti sono monitorati da vicino.