Anche la Francia esce allo scoperto e boccia la proposta degli Eurobond appoggiando la Germania. Oggi a Friburgo, con l’occasione di un vertice bilaterale tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, proprio l’inquilino dell’Eliseo ha dichiarato: “Bisogna responsabilizzare gli Stati, non deresponsabilizzarli”. Parole che fanno eco a quanto detto poco prima dalla Merkel, critica sull’Eurobond, e che rafforzano la posizione di Berlino, da subito contraria all’ipotesi di creare un’obbligazione Ue e un’Agenzia europea per il debito (Eda) che gestisca emissioni e acquisti. Sarkozy ha anche lamentato il fatto che la proposta sia stata lanciata pubblicamente sul Financial Times da Giulio Tremonti e Jean-Claude Juncker (piuttosto adirato per le resistenze tedesche) senza consultare nessun altro. In realtà sono parole al vento. La proposta degli Eurobond è vecchia quanto l’Europa. Nei termini descritti da Tremonti e Juncker, inoltre, era già stata ventilata da altri economisti e per giunta non è scritto da nessuna parte che una proposta debba essere discussa nelle segrete stanze prima di essere presentata al grande pubblico. Senza contare che non molto tempo fa Francia e Germania hanno proposto all’Eurogruppo una riforma del fondo europeo anti-crisi, a sorpresa, senza consultare nessuno. Episodio che si aggiunge all’invio congiunto di una lettera ai colleghi con le istanze franco-tedesche riguardo lo short selling (quella sì che è stata una mossa da “direttorio”).
