Tempi duri per l’Argentina. Ancora memore del precedente default (che portò alla perdita di ingenti volumi di investimenti in bond governativi da parte di migliaia di risparmiatori italiani), il governo di Buenos Aires deve fare i conti con una nuova minaccia di default tecnico. A dare il via a quella che potrebbe essere una vicenda davvero pericolosa per la stabilità del Paese è un tribunale americano, che ha imposto alla nazione sudamericana di pagare gli interessi ai proprietari dei titoli ristrutturati per 3,1 miliardi di dollari, oltre al versamento del 100% dei titoli obbligazionari in mano agli hedge fund che non hanno aderito ai precedenti piani di ristrutturazione.
Insomma, entro il 15 dicembre è previsto “il pagamento degli interessi ai proprietari dei bond ristrutturati per 3,1 miliardi di dollari” – ricorda il giudice federale Thomas Griesa, che ricorda altresì come Buenos Aires ha allo stesso tempo dei “debiti non pagati”, e cioè richieste di rimborso pari a 1,33 miliardi.
Soldi che l’Argentina potrebbe non avere, e che potrebbero pertanto condurre la nazione al crac. “Lo scorso 26 ottobre” – ricordava poche ore fa l’edizione online del quotidiano La Repubblica – “una Corte d’Appello Usa aveva confermato una precedente risoluzione di Griesa, secondo la quale il fondo Nml (controllato dalla Elliot Management Corp) deve essere rimborsato degli interessi sui bond in suo possesso, così come avvenuto appunto per i creditori che hanno aderito ai due concambi. Griesa ha inoltre respinto le argomentazioni avanzate dai proprietari dei bond ristrutturati, i quali hanno accettato forti tagli nei rimborsi, e che ritengono ora ingiusto l’eventuale pagamento del 100% dei valori ai “hedge fund”: nel momento in cui hanno aderito alle ristrutturazioni – ha precisato – sapevano che altri non lo avrebbero fatto”.
L’attesa è dunque ora incentrata su quanto verrà fatto da Buenos Aires. Se non si troverà una risoluzione positiva alla situazione nel corso delle prossime settimane, l’Argentina corre il rischio di cadere in default tecnico per 24 miliardi di dollari.
Qui Fitch declassa il rating delle riserve argentine.