Angela Merkel sola contro tutti? Tre uomini, il francese François Hollande, l’italiano Mario Monti e lo spagnolo Mariano Rajoy stanno cercando di piegare il Cancelliere tedesco di fronte ai tormenti della zona euro, con un vertice Ue a far da sfondo allo psicodramma.
I mercati finanziari, gli investitori e 500 milioni di europei, scottati dai fallimenti di 18 summit “della crisi” in trenta mesi, sperano, di nuovo, di sentire risposte credibili e soluzioni durature. Soprattutto sui temi più caldi, come il debito italiano, la situazione delle banche spagnole o l’infinito dramma della Grecia. Ma anche su progetti a lungo termine, come ad esempio l’unione politica, in ritardo rispetto alla costruzione di una unione monetaria, , e che mina seriamente la fiducia nell’euro.Come spesso accade, i pericoli immediati sono oggetto del dibattito di fondo. Roma e Madrid, sostenute da Parigi, stanno cercando provvedimenti d’emergenza per calmare la febbre dei tassi di interesse. Il debito dello Stato spagnolo è ormai vicino al 7% annuo. Per l’Italia, nel bel mezzo di una recessione, il livello è di oltre il 6%. All’altro estremo, la Germania paga l’1,5% grazie alla sua forza economica e finanziaria.
► VERTICE UE ACCORDO A SORPRESA
François Hollande, almeno apparentemente, ha voluto perorare la causa di Roma e Madrid. “Sono soluzioni molto veloci per sostenere i paesi in difficoltà sui mercati, anche se hanno compiuto notevoli sforzi”, ha dichiarato prima del vertice di Bruxelles. Si tratta di aiutare quei membri dell’eurozona “che hanno fatto le riforme, ma non possono sopportare tassi di interesse troppo alti” per finanziarsi. Il presidente si è astenuto dal precisare come.
► PREVISIONI CHIUSURA BORSE EUROPEE GIUGNO 2012
Angela Merkel sembra rimanere inflessibile: le regole devono essere rispettate e la linea rimane invariata. Nessun allentamento delle norme per l’utilizzo del Fondo europeo di salvataggio (EFSF) e del Meccanismo europeo di stabilità (MES) e nessuna mutualizzazione del debito pubblico senza un rafforzamento della disciplina collettiva attraverso i trattati.
Italia e Spagna si pongono su una linea esattamente opposta. Mario Monti è arrivato a Bruxelles con l’intenzione di ottenere uno “scudo” contro l’impennata dei tassi. L’ex commissario europeo, il cui stato di grazia sembrava negli ultimi tempi essere finito, si era detto pronto a prolungare i lavori del vertice fino a Domenica sera, se questo si fosse reso necessario, al fine ” di presentare un piano di emergenza interessante all’apertura dei mercati di Lunedì.
In attesa di un significativo cambiamento, il summit dei 27 ha già segnato un punto di svolta: dopo cinque anni di dominazione franco-tedesca, i vertici UE sembrano prendere una svolta meno prevedibile, con alleanze mutevoli. L’Italia e la Spagna sceglieranno il confronto con Angela Merkel?François Holland sarà pronto a sostenerle?
La Francia, a differenza di Spagna e Italia, ha già strappato una concessione alla Germania: un programma per sostenere la crescita pari a 120 miliardi di euro, deciso in occasione dell’ultima riunione a Roma tra i quattro leader UE. Il presidente del Consiglio Van Rompuy ha parlato di una “agenda per la crescita” che ancora deve essere finalizzata ma non di un patto, che invece rappresenta l’obiettivo di Parigi.
Questi gli aspetti chiave del Summit: la ripresa dell’acquisto di debito sovrano da parte della BCE, l’intervento diretto dei fondi di soccorso sui mercati primari del debito, la ricapitalizzazione diretta delle banche e la concessione di una licenza bancaria ai due fondi europei in modo che possano prendere in prestito dalla BCE.