Chi desidera investire opportunamente sul petrolio, non può che tenere in debita considerazione quale sia la quotazione dell’oro nero. Tuttavia, prima di comprendere quale sia stato l’andamento storico del prezzo del petrolio, è bene compiere qualche piccolo passo indietro effettuando alcune precisazioni che potranno tornare utili a chi si accinge per la prima volta a entrare in contatto con questo comparto finanziario.
Il petrolio è negoziato in due principali mercati per lo scambio del greggio: il NYMEX (a New York) e l’IntercontinentaleExchange (Atlanta). Due mercati statunitensi, all’interno del quale sono quotati alcuni dei principali parametri utilizzati per indicizzare il prezzo del petrolio scambiato su fronte internazionale.
I contratti quotati su questi mercati fanno infatti riferimento al Brent e al WTI, entrambi valorizzati in dollari. Nonostante il petrolio possa essere scambiato anche a prezzi differenti da quelli indicati dal Brent (soprattutto) e dal WTI, questi due indici sono spesso assunti su scala mondiale quali benchmark di maggiore attendibilità.
In particolare, il Brent è costituito a un paniere di 15 quotazioni petrolifere estratte nel Mare del Nord, ed è utilizzato in Europa, Africa e Medio Oriente. Il WTI è invece utilizzato fondamentalmente per le quotazioni di prodotti petroliferi nel continente americano.
Stabilito ciò, cerchiamo di comprendere quale sia l’andamento storico del prezzo del petrolio, facendo proprio riferimento al Brent. Il valore di questo indice ha toccato il suo minimo storico il 10 dicembre 1998, quando il barile fu quotato a 9,55 dollari. Poco meno di 20 anni dopo, l’11 luglio 2008, le quotazioni schizzarono invece a 147,25 dollari al barile, andando in tal modo a superare i picchi precedenti, relativi alla grave crisi petrolifera della fine degli anni ’70.
In tempi a noi più vicini, il prezzo del petrolio ha toccato quota 40 dollari nel 2009, per poi risalire rapidamente verso quota 100 nel 2011.
► PREZZO DEL PETROLIO IN TEMPO REALE
