Nonostante una discussione lunga quasi 12 ore tra i ministri delle finanze dell’Eurozona, Atene non può ancora metter mano sulla tranche da 44 miliardi di euro utile per poter effettuare spese correnti, come i pagamenti degli stipendi dei dipendenti pubblici o delle pensioni. Il presidente Jean-Claude Juncker si è detto un pò deluso del mancato risultato, ma ha altresì affermato che l’Eurozona è molto vicina a licenziare una decisione finale sull’erogazione degli aiuti.
L’attesa è ora rinviata a lunedì prossimo, quando i ministri delle finanze si rivedranno per cercare di arrivare all’accordo utile per – di fatto – salvare la Grecia. “A fare saltare l’intesa” – secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Adnkronos – “sarebbero state le resistenze tedesche, ma oggi Angela Merkel ha aperto alla “possibilità di raggiungere una soluzione lunedì”. Parlando al Bundestag la cancelliera tedesca ha tutta via ribadito che la Germania “non vuole rispondere al desiderio di molti per un’azione o una soluzione magica che elimini i problemi in un colpo solo. Ciò che non è stato fatto in anni o decenni non si puo’ risolvere in una notte”, ha detto. Poco prima, in un incontro con il gruppo parlamentare della Cdu,Merkel ha inoltre difeso la possibilità di aumentare leggermente l’ammontare dei fondi europei per aiutare la Grecia. Un aumento di 10 miliardi di euro delle garanzie del Fondo europeo di stabilità finanziaria potrebbe consentire alla Grecia di riprendere gli acquisti sul proprio debito, ha detto la cancelliera. Per la Merkel una seconda opzione, secondo quanto riferito da fonti interne al partito, sarebbe quella di tagliare i tassi che Atene paga sul suo debito”.
Insomma, a conti fatti il problema maggiore rimane la sostenibilità del debito greco, che dovrebbe giungere a quota 190% entro il 2014, e che bisognerebbe ricondurre al 120% del Pil entro il 2020 (qui invece il debito pubblico italiano). Mentre il Fondo Monetario Internazionale vuole che tale obiettivo sia confermato, Bruxelles sembra essere disponibile a concedere due anni di tempo… Chi vincerà?